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di seguito le notizie provenienti dai feed Fisco, Bilancio e Contabilità, Finanziamenti e Impresa di IPSOA Quotidiano in tempo reale.
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Il Quotidiano IPSOA - Area Fisco

  1. Residenza delle persone fisiche: le prime indicazioni della Cassazione sono in linea con la riforma fiscale?
    Sulla riforma dei criteri fissati dall’art. 2, comma 2, TUIR per la determinazione della residenza delle persone fisiche ai fini delle imposte sui redditi, si è pronunciata, attraverso diverse sentenze depositate a luglio, la Cassazione, chiarendo che i nuovi criteri di collegamento si applicano dal 1° gennaio 2024. Ma dalle decisioni della Cassazione si può trarre anche una seconda (condivisibile) indicazione: la Corte conferma a contrario che il previgente criterio della “sede principale degli affari e interessi”, applicabile alle fattispecie antecedenti il 2024, non consente di attribuire un ruolo prioritario alle relazioni affettive e familiari rispetto agli interessi di carattere economico e patrimoniale della persona, che risultano più oggettivamente riconoscibili dai terzi. La Suprema Corte è in linea con quanto stabilisce il decreto attuativo della delega sulla fiscalità internazionale? Leggi tutto
  2. Concordato preventivo biennale: l’Agenzia illustra ai contribuenti i principali benefici
    Con una scheda “personalizzata” disponibile nel cassetto fiscale dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate illustra i principali benefici fiscali derivanti dall'adesione al nuovo istituto del concordato preventivo biennale. La scheda contiene alcuni elementi di sintesi relativi all'attività economica esercitata, il voto ISA conseguito nel periodo d’imposta 2022, gli eventuali benefici fiscali connessi e l’avvenuta o meno adesione al concordato. Leggi tutto
  3. Concordato preventivo biennale: tassazione sostitutiva non solo per l’extra-reddito
    Intervenendo sulla disciplina del concordato preventivo biennale, il decreto correttivo (D.Lgs. n. 108/2024) ha previsto un nuovo sistema (facoltativo) di tassazione sostitutiva del maggior reddito concordato rispetto al reddito dichiarato nel 2023: l’extra-reddito può essere assoggettato a prelievo sostitutivo (del 10, 12 o 15 per cento) in funzione del grado di affidabilità fiscale. Si possono però verificare situazioni eccezionali in cui l’intero reddito relativo al 2024 viene assoggettato al prelievo sostitutivo. In questo caso l’adesione al CPB può rivelarsi particolarmente conveniente. Leggi tutto
  4. Quinta rata della Rottamazione-quarter: c’è tempo fino al 23 settembre
    Con un comunicato stampa del 20 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate- Riscossione ha ricordato che per la quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle l’ultimo giorno utile per il pagamento è lunedì 23 settembre. In caso di versamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, la legge prevede la perdita dei benefici della Definizione agevolata e quanto già pagato sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo. Leggi tutto
  5. Regolarizzazione delle rimanenze di magazzino: l’analisi dei Commercialisti
    Con un documento del 20 settembre 2024 intitolato la regolarizzazione delle rimanenze di magazzino il CNDCEC illustra l’ambito soggettivo e oggettivo della disciplina, le modalità di regolarizzazione, le imposte dovute e le relative modalità di versamento, gli effetti dell’adeguamento, nonché le modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi nella quale dovranno essere indicati i dati relativi alla regolarizzazione stessa e si conclude con l’esame dei profili contabili dell’operazione. Leggi tutto
  6. Concordato preventivo biennale: alle modifiche deve seguire il differimento dei termini per l’adesione
    Con un comunicato stampa del 20 settembre 2024 Confprofessioni ha evidenziato che tenendo presente che la scadenza per l’adesione al CPB è fissata al prossimo 31 ottobre ogni cambiamento delle regole del gioco deve essere necessariamente accompagnato dal differimento di tale termine, considerate le tempistiche necessarie per consentire ai contribuenti di valutare coscientemente l’opportunità di aderire. Non tenere conto di questa esigenza, peraltro, segnerebbe una netta cesura con i principi fissati dalla legge delega per la riforma fiscale, in cui è centrale il riequilibrio del rapporto tra amministrazione fiscale e contribuenti. Leggi tutto
  7. Concordato preventivo biennale: nel cassetto fiscale è presente una scheda di sintesi
    Con un avviso del 20 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che nell’area riservata dei contribuenti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) e di coloro che aderiscono al Regime forfetario è disponibile una “Scheda di sintesi” che illustra i principali benefici fiscali derivanti dall’adesione al nuovo istituto del Concordato preventivo biennale. Leggi tutto
  8. Superbonus: stop alla cessione delle quote residue
    I beneficiari delle agevolazioni fiscali derivanti da bonus edilizi dal 29 maggio 2024 non possono più optare per la cessione delle rate residue della detrazione non ancora fruite. Lo ha confermato l’Agenzia delle Entrate in risposta ad alcuni quesiti: la cessione delle rate residue dei bonus edilizi non è ammessa se l’opzione non è stata esercitata entro il 29 maggio. Confermata anche la possibilità di beneficiare della deroga prevista per il divieto all’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito prevista per gli enti del Terzo settore che posseggono i requisiti previsti dalla legge. Leggi tutto
  9. Conciliazione giudiziale solo per gli atti di recupero emessi dal 30 aprile 2024
    Conciliazione giudiziale solo per gli atti di recupero dei crediti d’imposta emessi dal 30 aprile 2024: lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, che ha quindi escluso l’applicazione dell’istituto nel caso del solo giudizio pendente a tale data: per gli atti emessi prima del 30 aprile 2024 e per i relativi contenziosi già pendenti, continuano a trovare applicazione le regole previgenti, compresa l’impossibilità di applicare la conciliazione giudiziale e gli altri strumenti di definizione agevolata delle sanzioni, per il recupero dei crediti d’imposta. Leggi tutto
  10. Crediti inesistenti e non spettanti: sanzioni tributarie penali e amministrative con efficacia diversa
    Sino al 31 agosto 2024, le sanzioni riguardanti l’indebita compensazione di imposte erano dal 100% al 200% per i crediti inesistenti e del 30% per quelli non spettanti. Dal 1° settembre, con l’entrata in vigore delle nuove sanzioni tributarie amministrative, nel caso di utilizzo di un credito non spettante, si applica la sanzione pari al 25% del credito utilizzato in compensazione; se il credito è inesistente, si applica la sanzione pari al 70% del credito utilizzato in compensazione. Le nuove disposizioni in materia di sanzioni penali tributarie, invece, si applicano immediatamente, con decorrenza a partire dal 29 giugno 2024. Pertanto, per i reati concernenti l’indebita compensazione di crediti inesistenti o non spettanti, valgono le nuove disposizioni anche per il passato, se più favorevoli al contribuente. Leggi tutto

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