Responsabilità appalti

Napoli, 15 gennaio 2015

Il Decreto Legislativo sulle semplificazioni fiscali (D.lgs 175/2014), in vigore dal 13 dicembre scorso, ha eliminato la responsabilità del committente con l'appaltatore, nonché quella dell'appaltatore con il subappaltatore, per il versamento all'Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell'imposta sul valore aggiunto dovuta, dall'appaltatore ovvero dal  subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell'ambito del rapporto di appalto o sub-appalto, nei limiti dell'ammontare del corrispettivo dovuto.

Il committente e/o l'appaltatore, quindi, non sono più obbligati a controllare la regolarità dei versamenti fiscali, prima di versare il corrispettivo all'appaltatore e/o al subappaltatore.

Resta in vigore, pertanto, la responsabilità retributiva e contributiva tra committente, appaltatore e subappaltatore. Quindi, i committenti e/o gli appaltatori continuano a rispondere nei confronti degli appaltatori e/o dei subappaltatori per:

- i trattamenti retributivi (comprese le quote di Tfr);

- i contributi;

- i premi assicurativi.

Tale regime di solidarietà riguarda tutti i lavoratori, indipendentemente dal contratto (lavoratori subordinati, collaboratori a progetto, etc.) e si prescrive in due anni.

Il committente e/o l'appaltatore, per verificare il regolare versamento delle retribuzioni, delle contribuzioni e dei premi dovuti dall'appaltatore e/o dal subappaltatore, possono richiedere il Durc e la Certificazione di regolarità retributiva ovvero una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifichi tali regolarità.